LA GUARNIZIONE SRL

Produzione Guarnizioni Industriali

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Tenuta nel giunto

Questo documento ha lo scopo di aiutare a scegliere e montare nel modo corretto la guarnizione per un determinato giunto.

ATTENZIONE: Questo documento e' una linea guida e fornisce indicazioni ad uso esclusivamente consultivo; le informazioni che seguono non garantiscono la tenuta e non si assumono la resposnsabilita' di eventuali inconvenienti. Le informazioni che seguono sono state estrappolate da documenti realizzati dalla European Sealing Association (ESA) e dalla Fluid Sealing Association (FSA). Fate sempre riferimento alle normative vigenti nel paese di utilizzo della guarnizione.

I capitoli che seguono sono una linea guida da seguire per montare nel modo appropriato la guarnizione:

TENUTA NEL GIUNTO

FASE 2 - Scelta del tipo di materiale

Una fase fondamentale della scelta del tipo di guarnizione e' identificare il materiale da utilizzare. Sia che si tratti di guarnizioni metalliche, semimetalliche o morbide il materiale scelto deve essere compatibile chimicamente e resistere alle temperature/pressioni richieste.

Compatibilita'; con il fluido

Il materiale scelto deve resistere e non essere danneggiato o deteriorato dal fluido contenuto. I fluidi possono essere i piu' svariati: da sostanze relativamente innoque come l'acqua a sostanze chimiche aggressive o addirittura tossiche. Mentre una perdita in un impianto contenente fluidi inoqui causa tipicamente una perdita di efficienza, una perdita con sostanze tossiche o infiammabili puo' causare anche ingenti danni(in tal caso si consiglia l'utilizzo di appositi sistemi di contenimento di sicurezza).
E' quindi evidente come sia importante in certe applicazioni selezionare con cura il materiale da utilizzare. Per questo motivo, in alcuni campi di impiego, esistono rnormative/certificazioni che impongono alcune caratteristiche del materiale che puo' essere utilizzato (Certificazioni di alimentarieta';, per utilizzo con gas, per utilizzo con ossigeno, ....) e che variano a seconda del paese di utilizzo della guarnizione. ATTENZIONE: oltre al normale funzionamento occorre tenere conto anche ad eventuali cicli di manutenzione straordinario che puo' subire l'impianto/guarnizione. Ad esempio nel caso di impianti ad uso alimentare occorre valutare anche la compatibilità chimica alle sostanze e temperature utilizzate durante i cicli di sanificazione e pulizia. Un tipico ciclo di sanificazione infatti prevede solitamente lavaggi con SODA (al 2% o 3% per 20 minuti) ed acido nitrico (1% per 10 minuti). Quasi tutti i materiali tollerano questi lavaggi (a patto che non si esageri con concentrazioni,tempi e temperature) ma conviene sempre verificarlo con il produttore della materia prima.

Temperatura e pressione di esercizio

Un parametro importante per la selezione del materiale e' conoscere i valori minimi, massimi e di esercizio della pressione e della temperatura.
Solitamente questi due parametri devono essere valutati contemporaneamente e nelle schede tecniche del materiale sono spesso inseriti dei diagrammi Pressione Temperatura come quello che segue che indicano dove e' possibile applicare tale materiale senza problemi (Zona 1), dove occorre applicarlo con le dovute precauzioni e test (Zona 2) o dove non e' possibile applicarlo (Zona 3).
Diagramma PT

Spessore del materiale

Infine occorre scegliere lo spessore del materiale. Quì generalmente occorre raggiungere il compromesso migliore, più la guarnizione è sottile minore e' la forza di espulsione su di essa e migliore e' la tenuta ma e' anche peggiore la sua adattabilita' ad eventuali difetti delle superfici del giunto (superfici non perfettamente parallele, rugosita, ... ).
In genere conviene utilizzare sempre lo spessore minimo consentito dalla progettazione del giunto, lasciando un minimo di margine per compensare le irregolarita' superficiali della flangia, la asimmetrie del parallelismo, le carenze della finitura e della rigidita' superficiale.
In ogni caso, piu' sottile e' la guarnizione maggiore e'; la compressione che questa puo' sopportare, con la conseguente diminuzione della perdita di tensione dei bulloni generata dal rilassamento. Anche l'area della guarnizione esposta agli attacchi della pressione dei fluidi sara' minore.

Per le flange, come regola di massima, spesso si utilizza lo spessore 1,5 o 2 mm per quelle di dimensioni inferiori mentre per le dimensioni maggiori si utilizza lo spessore 3 mm.

Immagazzinaggio

Anche se molti materiali per guarnizioni possono essere utilizzati con sicurezza anche dopo un immagazzinamento di parecchi anni occorre tener conto che alcuni materiali possono invecchiare e deteriorarsi nel tempo. Questo capita principalemnte a quei materiali che contengono degli elastomeri come leganti che generalemnte invecchiano. Per ridurre questo invechiamento inoltre e' consigliato immagazzinare il materiale e/o le guarnizioni lontano da fonti di calore e non a diretto contatto con la luce solare.
Ovviamente non tutti i tipi di materiali/guarnizioni subiscono questo tipo di invecchiamento; per esempio le guarnizioni metalliche, o le guarnizioni di grafite, PTFE, ... non subiscono invecchiamento e possono teoricamente resistere un tempo indefinito.
Inoltre occorre considerare che, anche se alcuni tipi di materiali sono molto robusti, altri materiali si possono danneggiare se maneggiati con poca cura (pieghe , flessioni possono creare crepe sul materiale e compromettere la tenuta). Occorre sempre controllare l'integrita' della guarnizione prima di montarla e trasportarle sempre senza fletterle o piegarle. non riutilizzare mai le guarnizioni piu' di una volta.

Capitolo successivo: procedura installazione

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